Make Amazon pay

Siamo oramai abituatǝ ad acquistare pressoché di tutto tramite pochi click su qualche app o sito web. Amazon in particolare è diventata l’azienda simbolo di un capitalismo delle piattaforme che promette e consegna tutto, ovunque e subito.

A che prezzo però? Sono molte le inchieste che hanno fatto luce sulle condizioni di lavoro dentro e fuori i magazzini della compagnia di Bezos mettendo in evidenza la precarietà sistemica, i turni stressanti, l’estremo controllo a cui sono sottoposti facchini e autisti. È inoltre comprovato che l’azienda scoraggia la sindacalizzazione dei propri lavoratori e opera un vero e proprio boicottaggio delle forme di organizzazione e rivendicazione al suo interno.

L’espansione di compagnie come quella di Bezos viene solitamente accolta come un’opportunità ma poco si dice su quelli che sono invece i rischi e i problemi connessi allo strapotere di queste corporation. Eppure, in tutto il mondo sono nate campagne o organizzazioni che hanno come obiettivo quello di spingere la compagnia ad un pieno rispetto dei diritti dei lavoratori, ad una redistribuzione delle enormi ricchezze accumulate e a una maggiore sostenibilità ambientale. È tempo che anche Bologna inizi a interrogarsi attorno a questo modello di sviluppo e a quali scelte prendere per non far ricadere sulla collettività i costi del profitto di pochi.

Per approfondire questi temi incontreremo e discuteremo con:

– Agnieszka Ruda del sindacato polacco Inicjatywa Pracownicza – in prima linea nella lotta sindacale contro lo sfruttamento in Amazon

– Marco Veruggio di Punto Critico – che presenterà un’inchiesta sullo sviluppo di Amazon in Italia

– SI Cobas Bologna